Un socio ci chiede

Il Medico risponde 2012

A proposito delle proprietà antinfiammatorie del Ribes Nigrum

Il Medico risponde

Un socio ci chiede:
Vorrei cortesemente sapere se possibile, se IL RIBES ha contrindicazioni nei diabetici,ciò mi è stato consigliato come antifiammatorio e cura delle arterie dato che ho subito intervento chirurgico per stenosi vertebrale ed ernia,oltre al precedente interveno di 3 bay pass icoronarie + naturalmente diabetico, dato che già ingerisco terapia pari a 10 pastiglie.
Il Dott. Franco Maraffi, nostro consulente scientifico risponde:
Il Ribes nigrum fa parte di quella numerosa schiera di piccoli frutti o frutti
di bosco, quelli che gli anglosassoni nominano con il suffisso "berry". Ha l'aspetto di grappolini d'uva ( come il più comune ribes rosso), con cui a
Starsburgo si fa un tipico liquore il "cassis". Su questo frutto, come per molti altri di questa serie, si dispone già di una certa base di ricerca
scientifica, anche se quasi esclusivamente esercitata ancora solo in
esperimenti di laboratorio e quasi niente sul piano clinico .Dalle foglie del
ribes nero sono state estratte delle sostanze denominate "proantocianidine" che
avrebbero dimostrato, in esperimenti su ratti, proprietà antinfiammatorie : in
particolare esse avrebbero la capacità di ridurre l'infiltrazione dei tessuti
da parte dei globuli bianchi tramite il loro effetto inibente su alcune
sostanze mediatrici dell'infiammazione.
Il succo del Ribes nigrum contiene una sostanza ricca di polisaccaridi
(zuccheri complessi) che è stata chiamata "cassis polysaccharide (CAPS)".
Avrebbe la proprietà di attivare delle particolari cellule di difesa chiamate
"macrofagi", attraverso la liberazione di sostanze mediatrici: sulla base di questa azione la somministrazione di succo di ribes avrebbe rallentato la
crescita di un particolare tumore dei topi, il carcinoma di Ehrlich ),
specialmente se quella sostanza estratta veniva parzialmente pre-digerita con
uno speciale enzima.
Non ho ragione di pensare che il ribes nero possa essere nocivo in un soggetto diabetico. Se possa essere utile a prevenire o controllare l'infiammazione
rimane a mio avviso del tutto da dimostrare.

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